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Refrigerazione industriale: origini, storia e gas usati

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Con refrigerazione si intende il processo di abbassamento della temperatura di un locale o contenitore al di sotto della temperatura esterna sottraendo calore. In linea con quanto afferma la Prima Legge di Parisi della Degradazione Alimentare la refrigerazione non arresta l’alterazione degli alimenti, ma tuttavia ha grande importanza nell’industria moderna e in particolare in:

  • industria alimentare per conservare i cibi
  • climatizzazione di edifici
  • medicina e la biologia per la conservazione di campioni e alcune terapie
  • laboratori di ricerca per esperimenti superconduttività, sistemi di vuoto etc.
  • astronomia, per il raffreddamento dei sensori CCD e CID dei telescopi.

Storia della refrigerazione industriale

L’aria condizionata moderna esiste da poco più di 100 anni, ma il concetto di refrigerante è più antico e noto da molto tempo. Basti pensare che già nel 1750 Benjamin Franklin aveva sperimentato l’uso di etere nel vuoto per creare un effetto di raffreddamento. Condizionatori, frigoriferi e gas refrigeranti hanno subito diverse evoluzioni nel corso degli anni. Vediamo brevemente le tappe di questa storia del refrigerante dal primo utilizzo ai giorni nostri.
Il primo condizionatore d’aria meccanico risale al 1902 quando si usavano come refrigeranti gas tossici e infiammabili come ammoniaca e propano. Solo dagli anni ’20 la pericolosità di questi fluidi porta i produttori a immettere nel mercato nuovi refrigeranti più sicuri. Tra questi ci sono i clorofluorocarburi o CFC, usati in quanto non infiammabili e chiamati con sigle numeriche in base ai loro composti chimici.
I refrigeranti CFC sono stati usati in modo massiccio dall’industria della climatizzazione fino agli anni ’70, quando si è capito che avevano un impatto pesante sull’ambiente. I gas entravano in atmosfera, dove i raggi del sole rompevano i legami chimici permettendo agli atomi di cloro di agire come catalizzatori per scomporre molecole di ozono e ossigeno. In questo modo si va a danneggiare lo strato di ozono con il cloro che resta intrappolato nell’atmosfera.
Per questo l’industria della refrigerazione ha gradualmente abbandonato l’uso dei refrigeranti CFC a favore degli idroclorofluorocarburi (HCFC) e idrofluorocarburi (HFC). Si tratta tuttavia di composti che non sono privi di pericoli per l’ambiente e per questo ultimamente si è diffuso un nuovo refrigerante efficiente e sostenibile con GWP – potenziale di riscaldamento globale – molto basso, il gas R32.

I gas refrigeranti di Settala Gas

Settala Gas produce e commercializza da oltre 40 anni gas idrocarburi refrigeranti con il brand PURI|FRIFOR. Si tratta di gas refrigeranti sostenibili con una purezza al 99,5% e senza impatto sull’atmosfera, ma non solo. I gas proposti da Settala Gas sono anche più efficienti e meno costosi di altri gas usati nella refrigerazione industriale e domestica come gli HCFC/HFC.
I gas della linea PURI|FRIGOR hanno migliori prestazioni dal punto di vista energetico e basso impatto ambientale e per questo sono tra i consigliati nel campo della refrigerazione. Tra questi ci sono gli idrocarburi propano, n-butano e isobutano e le loro miscele. Oggi l’industria del freddo è essenziale e Settala Gas si propone come il punto di riferimento del settore per quanto riguarda i gas refrigeranti. Contattaci per saperne di più!